Nuova Riveduta:

Deuteronomio 9:15

Così io mi volsi e scesi dal monte che era tutto in fiamme; tenevo nelle mie mani le due tavole del patto.

C.E.I.:

Deuteronomio 9:15

Così io mi volsi e scesi dal monte, dal monte tutto in fiamme, tenendo nelle mani le due tavole dell'alleanza.

Nuova Diodati:

Deuteronomio 9:15

Così mi voltai e scesi dal monte, mentre il monte ardeva col fuoco; e le due tavole del patto erano nelle mie mani.

Riveduta 2020:

Deuteronomio 9:15

Così io mi voltai e scesi dal monte, dal monte tutto in fiamme, tenendo nelle mie due mani le due tavole del patto.

La Parola è Vita:

Deuteronomio 9:15

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Deuteronomio 9:15

Così io mi volsi e scesi dal monte, dal monte tutto in fiamme, tenendo nelle mie due mani le due tavole del patto.

Ricciotti:

Deuteronomio 9:15

Or quando, sceso dal monte fumante, e tenendo nelle due mani le due tavole dell'alleanza,

Tintori:

Deuteronomio 9:15

Or quando io, sceso dalla montagna ardente, con le due tavole nell'una e nell'altra mano,

Martini:

Deuteronomio 9:15

E sceso ch'io fui dall'ardente montagna, tenendo nell'una e nell'altra mano le due tavole del testamento,

Diodati:

Deuteronomio 9:15

E io mi mossi, e discesi giù dal monte, il quale ardeva in fuoco, avendo nelle mie due mani le due Tavole del Patto.

Commentario abbreviato:

Deuteronomio 9:15

7 Versetti 7-29

Affinché gli Israeliti non abbiano la pretesa di pensare che Dio li abbia portati in Canaan per la loro giustizia, Mosè mostra quale miracolo di misericordia sia stato il fatto che non siano stati distrutti nel deserto. È bene che ricordiamo spesso contro noi stessi, con dolore e vergogna, i nostri precedenti peccati, per vedere quanto siamo debitori della grazia gratuita e per riconoscere umilmente che non abbiamo mai meritato altro che l'ira e la maledizione da parte di Dio. Perché la nostra propensione all'orgoglio è così forte che si insinua con un pretesto o un altro. Siamo pronti a credere che la nostra giustizia ci abbia procurato il favore speciale del Signore, anche se in realtà la nostra malvagità è più evidente della nostra debolezza. Ma quando la storia segreta della vita di ogni uomo sarà portata alla luce nel giorno del giudizio, tutto il mondo sarà provato colpevole davanti a Dio. Al momento, uno supplica per noi davanti al seggio della misericordia, che non solo ha digiunato, ma è morto sulla croce per i nostri peccati; attraverso di lui possiamo avvicinarci, pur essendo peccatori autocondannati, e implorare la misericordia immeritata e la vita eterna, come dono di Dio in Lui. Riferiamo tutta la vittoria, tutta la gloria e tutta la lode a Colui che solo porta la salvezza.

Riferimenti incrociati:

Deuteronomio 9:15

Eso 32:14,15-35
De 4:11; 5:23; Eso 9:23; 19:18; Eb 12:18

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